Detrazioni fiscali per i regali aziendali
Il Natale porta con sé la voglia di sorprendere le persone con cui si condividono tanti momenti: questo è vero anche quando si tratta dei propri dipendenti e clienti, con i quali si passa buona parte dell’anno! Non a caso, in vista delle festività natalizie, molte aziende si attivano per l’acquisto di doni per dipendenti e collaboratori.
I regali aziendali si possono scaricare?
Se è vero che ogni dono è gradito, i datori di lavoro non dovrebbero trascurare anche la possibilità di scaricare regali aziendali al momento della dichiarazione dei redditi: i vantaggi non mancano, e per beneficiarne è necessario conoscere le condizioni di accesso alle detrazioni, e in particolare entro quale limite i regali aziendali, come i classici e sempre graditi cesti natalizi, possono rientrare in trattamenti fiscali agevolati.
Ma i vantaggi non sono solo fiscali: i regali aziendali, infatti, possono essere parte integrante di un piano welfare aziendale efficace, e quindi concorrere alla creazione di un ambiente lavorativo più sereno, partecipativo e produttivo: a giovarne sarà la salute dell’impresa, la sua reputazione e quindi la competitività sul mercato.
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Regali aziendali: limite di prezzo e agevolazioni
Gli omaggi ai dipendenti hanno, naturalmente, un costo che può variare in base a precise scelte aziendali, al ruolo che gli si attribuisce nel piano welfare, all’occasione e al numero di destinatari.
Se si parla di importo massimo dei regali aziendali ai fini fiscali, e in particolare se si è interessati alle agevolazioni sui doni destinati ai lavoratori dell’azienda, è importante però stabilire un preciso limite di prezzo per ogni singolo dipendente, onde evitare che l’omaggio sia tassato come fringe benefit e finisca per avere un costo anche per il lavoratore!
L’attuale normativa, infatti, distingue gli omaggi ai dipendenti, da considerarsi costi del personale, dalle spese di rappresentanza, diversamente disciplinate. Più nello specifico, per la tassazione degli omaggi ai dipendenti è necessario fare riferimento al Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
All’articolo 95 il TUIR stabilisce che “le spese per prestazioni di lavoro dipendente deducibili nella determinazione del reddito comprendono anche quelle sostenute in denaro o in natura a titolo di liberalità a favore dei lavoratori”, salvo quanto disposto all’articolo 100 comma 1, vale a dire il trattamento riservato alle spese per oneri di utilità sociale, deducibili per “un ammontare complessivo non superiore al 5 per mille dell’ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi”.
Per il trattamento fiscale degli omaggi ai dipendenti, poi, merita particolare attenzione anche l’articolo 51 del TUIR, dove si legge che “Il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro”, fatte salve alcune eccezioni, tra le quali figurano appunto i doni in occasioni di festività o ricorrenze, che si stabilisce non concorrano alla formazione del reddito entro un limite di importo fissato per periodo d’imposta. Attualmente questo limite è di 258,23 euro a persona.
E se il regalo fosse per un cliente? In questo caso, è bene sapere che sotto la soglia dei 50 euro a unità l’IVA è detraibile, e dunque i costi saranno totalmente deducibili.
Tutto questo significa, nel concreto, che anche per i regali di Natale ai dipendenti è prevista la deducibilità entro l’importo indicato e non oltre. Qualsiasi omaggio di valore superiore ai 258,23 euro è invece da considerarsi fringe benefit ed è sottoposto per intero a tassazione come reddito imponibile.
Novità da segnalare, introdotta dalla Legge 85 del 3 luglio 2023, è l’innalzamento del limite oltre il quale un omaggio sia da considerarsi fringe benefit da 258,23 euro a 3.000 euro per il solo periodo di imposta 2023 e unicamente per i dipendenti con figli fiscalmente a carico.
Spese regali di Natale: deducibilità IVA
Infine. quando un’azienda si affida a un fornitore esterno per l’acquisto degli omaggi ai dipendenti, l’IVA applicata al prodotto non è deducibile, indipendentemente dal costo dei singoli omaggi, a differenza di quanto previsto per le spese di rappresentanza.
La cessione del bene non è invece da considerarsi imponibile ai fini IVA, a meno che non si tratti di beni prodotti dalla stessa impresa.
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