Regali ai dipendenti pubblici: sì o no ed entro quali limiti

Nel periodo natalizio e durante le festività, l'atmosfera di condivisione porta con sé anche la voglia di esprimere apprezzamento e gratitudine verso chi lavora con noi durante tutto l’anno: per questo, lo scambio di omaggi e doni, di vario genere e significato, rappresenta una meravigliosa tradizione, non solo nelle imprese private ma anche in quelle pubbliche. 

Quando si parla di regali a dipendenti pubblici, tuttavia, esistono alcuni limiti stabiliti a norma di legge: questi limiti, creati per contrastare episodi di corruzione, ci chiedono di agire con responsabilità e rispetto. Ma non preoccupatevi, c'è ancora spazio per esprimere la nostra gratitudine!

Regali a pubblici dipendenti: cosa dice la legge

Per cominciare è necessario fare riferimento a quanto stabilito dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. 62/2013): si legge infatti, all’articolo 4, che “Il dipendente non chiede, né sollecita, per sé o per altri, regali o altre utilità”. 

Di seguito si precisa inoltre che “Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali. In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ufficio, né da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell’ufficio ricoperto”. 

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Inoltre, “Il dipendente non accetta, per sé o per altri, da un proprio subordinato, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore. Il dipendente non offre, direttamente o indirettamente, regali o altre utilità a un proprio sovraordinato, salvo quelli d’uso di modico valore”. 

Per “modico valore” il comma 5 dello stesso articolo indica, orientativamente, la somma di 150 euro, in forma di omaggio o di sconto.

Il dipendente pubblico può accettare regali?

Dunque, è possibile concludere che il dipendente pubblico può accettare regali, ma solo entro una soglia, fissata a 150 euro, e purché si tratti di un gesto spontaneo e disinteressato, mai e in alcun modo sollecitato. 

Regali a dipendenti pubblici: i limiti

Nello stabilire un limite ai regali dei dipendenti pubblici – che può essere modulato al ribasso dalle singole amministrazioni, anche fino ad escludere del tutto la possibilità di ricevere doni – la legge persegue tutto ciò che contrasta con la necessaria imparzialità del funzionario e quindi con il lecito e corretto svolgimento delle sue mansioni. Indipendentemente dal valore e dalla natura dell’omaggio, questo non deve essere un mezzo per ottenere trattamenti di favore o benefici identificabili come il frutto di un atto di corruzione.

Naturalmente, come hanno più volte ribadito interventi della Cassazione su casi specifici, è necessario, per configurare un reato, valutare tutte le circostanze e le variabili del caso, le posizioni e condizioni rispettive di chi dona e chi riceve, e che esista un nesso accertabile tra l’omaggio e un potenziale favoritismo: bisogna, insomma, accertarsi che non si tratti di uno spontaneo gesto di riconoscenza o di una semplice gentilezza. Ciò significa che è, naturalmente, possibile ringraziare con un dono chi abbia svolto accuratamente il proprio lavoro nel rispetto dei tempi e dei modi previsti dalla legge. 

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Dentro questi confini legali, quindi, possiamo ancora fare gesti significativi: un cesto natalizio a un amato docente, un piccolo presente a un funzionario pubblico per avere seguito con dedizione la risoluzione di una pratica complessa, o anche far recapitare un omaggio a un chirurgo per l’esito felice di un intervento o a un infermiere per il prezioso supporto fornito durante un ricovero.

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